lunedì 8 febbraio 2010

-------------------E... LA MORTE



Crescere... non è altro che imparare a convivere con la morte.
Conoscerla... riconoscerla ogni volta che si manifesta clamorosamente accanto a noi, attraverso la vita e la morte degli altri, degli amici, parenti, conoscenti.
Quel suo sguardo... si è impresso nella mia anima e ora purtroppo lo rivedo sempre più spesso... ovunque, in chiunque mi passi vicino e mi guardi in quel modo inconfondibile.
La morte ci abita e ogni giorno ci fa morire un pochino, si impossessa lentamente del nostro corpo e della nostra mente in maniera subdola: ci fa impazzire mettendoci in conflitto con la nostra voglia di vivere, ci paralizza gli slanci vitali, ci consuma sino all’esaurimento, riducendoci ad un torsolo avvizzito e poi?... ci spegne la vita.
Senza ripensamenti mette in atto una strategia predatoria che conduce all’annientamento finale, alla conquista del nulla, all’ordine e alla pulizia territoriale.
Ogni giorno, guardandoci allo specchio, ci sorride e si rivela discretamente, amichevolmente si rende sempre più famigliare e assume la difesa delle nostre fragilità, dei nostri ardori...rimane nascosta dietro ai nostri traguardi, come il fine ultimo di ogni nostra aspirazione,come il "telos" della nostra sopravvivenza.


COME FARO’ SENZA MIO PADRE
?

ostagio n°2 2008

ostagio n°2            2008
dimensioni cm.250x240x29 tecnica : pittura su stoffa, imbottitura di cotone e trapuntatura da materasso

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Ferrara, Fe, Italy
vivo e lavoro in provincia di Ferrara come artista (per tutta una serie di motivi...)